LA FAUNA DELLE GROANE

 

In questa sezione:

ZYGOPTERA

  • CALOPTERYGIDAE
  • LESTIDAE
  • PLATYCNEMIDIDAE
  • COENAGRIONIDAE

ANISOPTERA

  • AESHNIDAE
  • GOMPHIDAE
  • CORDULEGASTRIDAE
  • CORDULIIDAE
  • LIBELLULIDAE

ANFIBI E RETTILI

 

In lavorazione:

ANFIBI

  • URODELI
  • ANURI

RETTILI

  • CHELONI
  • SQUAMATI

 

In lavorazione:

LE FARFALLE

LE FARFALLE E LA biodiversità

Le farfalle, assieme a tutti gli altri insetti, sono una componente fondamentale e insostituibile di ogni ecosistema.

Nel regno animale quasi i tre quarti delle specie sono insetti: api,  coleotteri, farfalle, formiche, mosche, cavallette, scarafaggi,       libellule, ecc. mentre mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi non superano complessivamente, come numero di specie, il 5% del totale. Un numero così elevato di specie di insetti è indispensabile se si pensa che moltissimi animali li utilizzano come nutrimento.

Facciamo un esempio della cosiddetta “piramide alimentare” mettendo al vertice un rapace che si nutre prevalentemente di rettili: perché sopravviva è indispensabile che nel suo territorio si trovino alcune decine di rettili, questi a loro volta si nutrono di centinaia di anfibi. Gli anfibi richiedono la presenza di migliaia di insetti e molti di questi si nutrono di essenze vegetali. Le piante costituiscono quindi la base di questa piramide. È evidente che in un ecosistema deve sussistere un equilibrio tra le componenti, che si ottiene con una elevata biodiversità. Se non viene curata la base di questa struttura, ovvero piante e insetti, la “piramide crolla e in un territorio vengono a mancare tutta una varietà di animali superiori. 

In questo quadro si inseriscono le farfalle che passano la maggior parte della loro vita allo stato di larva, a cui viene dato il nome di bruco, nutrendosi di essenze vegetali. 

Nel corso di decine di milioni di anni questi insetti si sono evoluti raggiungendo una notevole specializzazione: per non entrare in conflitto tra loro e garantire un equilibrio naturale, i bruchi di una specie si nutrono di piante, prevalentemente erbacee spontanee, diverse da quelle utilizzate da altri, motivo per cui in un territorio il numero delle specie di farfalle è direttamente proporzionale alla varietà di essenze vegetali presenti.

 

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Tutti le immagini (dove non diversamente specificato) e i testi di queste pagine sono liberamente tratti dal volume “Atlante delle farfalle diurne” (i quaderni del Parco delle Groane) di Paolo Palmi e di sua proprietà – Edizione a cura del Parco delle Groane.

NARRAZIONi DI VIAGGIATORI E VIsitatori

Difendiamo, promuoviamo e diffondiamo la documentazione iconografica e naturalistica delle Groane